di Emanuele Macaluso
La campagna contro il presidente della Repubblica promossa da Di Pietro e i suoi soci, è alimentata da articoli del Fatto di Travaglio, che ricordano quelli della stampa fascistizzante negli anni in cui l’aggressione alle istituzioni tendeva a delegittimare la Repubblica e la Costituzione. L’alleanza del Pd con Di Pietro promossa da Veltroni, si conferma come un boomerang per Bersani. La campagna dipietrista è stata alimentata dalla tv di Repubblica che in questi giorni si è distinta nell’aggressione a Napolitano. Il fatto che il governo Berlusconi e suoi alleati, hanno voluto il decreto è per la Repubblica ormai secondario. Il fatto che sulla costituzionalità delle leggi decide la Carta costituzionale, e non il Presidente della Repubblica, è ignorato. Se il Capo dello Stato avesse il potere di decidere sulla costituzionalità perché esiste la Consulta? Il presidente può rifiutare la firma in casi eccezionali (manifestatamente anticostituzionali) e deve tenere d’occhio il quadro politico del paese. Speriamo che l’Italia non abbia mai un presidente di parte e sfasciacarrozze, come augurano Di Pietro e i dipietristi di complemento.
Nessun commento:
Posta un commento