venerdì 26 febbraio 2010

Marche, Vendola: “lo imbarazzato? Non scherziamo”

Marche, Vendola: 
“lo imbarazzato? Non scherziamo”
“lo imbarazzato? Non scherziamo”.  Nichi Vendola, leader nazionale di Sinistra ecologia libertà e candidato governatore in Puglia è stato informato del fatto che Spacca, rientrando dalla convention di Roma che si è tenuta qualche giorno fa, ha diramato a giornali ed agenzie un comunicato. Una nota in cui tornava a definire “ingiustificabile” la scelta fatta da SEL nelle Marche e raccontava che “pure Vendola si era mostrato visibilmente imbarazzato. Tanto da aver detto: «Delle Marche non parlo»”.
Ora, invece, Vendola delle Marche vuole parlare. “Perché il presidente Spacca non può strumentalizzare un gesto di cortesia trasformandolo in qualcos’altro. Semplicemente non gli ho risposto perché non mi sembrava il caso che in una manifestazione del Pd si aprisse una polemica”.
Vendola, raggiunto telefonicamente tra una tappa e l’altra del suo tour elettorale pugliese, tiene a mettere dei paletti. “A Spacca, che richiamava l’atteggiamento settario delle forze della sinistra, non ho voluto rispondere in quella sede. Anche perché volevo parlare di altro. Volevo parlare del Sud. Ecco perché gli ho detto: eviterò di rispondere. Ma evitare di rispondere non significa essere d’accordo con lui! Direi piuttosto, a scanso di equivoci, che sono invece d’accordo con Sinistra ecologia e libertà visto, peraltro, che è il mio movimento”.
Vendola boccia senza mezzi termini il laboratorio Marche, quello che vede protagonisti Pd-Udc-Idv. “lo credo che il vero laboratorio sia quando il centro-sinistra riesce a sviluppare una propria capacità di espansione, di allargamento. Non quando invece determina una sostituzione. Perdere le forze della sinistra e imbarcare le forze del centro non mi pare una grande operazione!”.
Il Governatore della Puglia vuole inoltre sottolineare un altro concetto che, dice, gli sta molto a cuore: il rispetto del territorio. “Bisogna rispettare i programmi che vanno costruiti sulle peculiarità dei territori. Nessuno deve pensare che le Regioni sono come delle provette da portare in laboratorio per sperimentazioni magiche. Nelle Marche c’era una coalizione costruita, un programma condiviso e poi è stata introdotta una rottura di questo percorso. Nessuno chiedeva di evitare l’allargamento all’Udc. Si poteva procedere in maniera meno rozza e politicistica di quanto non si sia fatto nelle Marche”. Il candidato governatore pugliese esclude poi di poter fare tappa nelle Marche. “Lei può immaginare cos’è la Puglia: quattro milioni e 600 mila abitanti spalmati su una delle regioni più grandi d’Italia. Sarà, purtroppo, difficile passare per le Marche. Ma con questo mio intervento spero d’aver chiarito il mio sostegno senza se e senza ma a SEL. Mi sembrava ovvio, ma visto che il presidente Spacca aveva capito un’altra cosa, sono contento di poterlo riaffermare con nettezza e a scanso di nuovi equivoci“.

di Lolita Falconi – Corriere Adriatico – 26 febbraio 2010
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SPACCA A ROMA “STUZZICA” VENDOLA: 
“PERCHE’ NON SIETE CON NOI?”. MA LUI ...

Al via ufficialmente a Roma la campagna elettorale del Pd per le prossime regionali, con la presentazione alla stampa di tutti i candidati del centrosinistra: da Gian Mario Spacca per le Marche a Mercedes Bresso per il Piemonte, da Claudio Burlando per la Liguria a Nichi Vendola per la Puglia.

Nichi Vendola che si è mostrato visibilmente imbarazzato di fronte alla richiesta che il presidente Spacca gli ha rivolto dal palco sul perché Sel non fosse con l’alleanza di centrosinistra nonostante la condivisione di un programma fortemente progressista. Cosa resa ancora più inspiegabile dal fatto che in altre regioni come la Basilicata Rc e Pdci hanno accettato di rinunciare ai loro simboli storici per fare parte dell’alleanza di centrosinistra più larga con l’Udc o in Piemonte dove Rc e Pdci hanno accettato di fare un’intesa istituzionale senza entrare nel governo. “Preferisco non parlare delle Marche”, ha detto Vendola prendendo la parola subito dopo il presidente Spacca che ha aperto la serie degli interventi dei candidati presidente del centrosinistra alle prossime regionali, alla presenza del segretario del Pd Pierluigi Bersani, del capogruppo al Senato Angela Finocchiaro, del capogruppo alla Camera Dario Franceschini, dell’europarlamentare David Sassoli e dei vertici del Pd, Da Fassino a Fioroni.

Riporto di seguito il mio intervento:
“Abbiamo costruito un programma di governo molto pragmatico, partendo dal buon governo di questi cinque anni e dai problemi veri dei cittadini. Prima di tutto, quindi, il lavoro, con l’obiettivo di proseguire i massicci interventi di difesa già messi in campo, che ci hanno consentito di mantenere intatta la base occupazionale nelle Marche: 648.000 erano i lavoratori a settembre 2008, 658.000 un anno dopo. L’ambiente, poi, con la prosecuzione delle previsioni del Pear, il no a nucleare, ai rigassificatori e alle centrali turbogas; la pressione fiscale, ridotta del 47% dal 2004 (un risultato che farebbe impazzire Berlusconi:) ); la scuola, la salute e il sociale.
Si tratta di un programma fortemente progressista che avremmo voluto condividere con la sinistra radicale.
Lo dico soprattutto al mio amico Nichi Vendola: abbiamo cercato in tutti i modi di tenere insieme la coalizione che ha governato sinora insieme all’Udc, ma non ci siamo riusciti perché Rc e Pdci non hanno accettato di fare quello sforzo per poter unire tutte le forze di opposizione al governo Berlusconi per creare l’alternativa per il 2013, come è invece successo in Piemonte e Basilicata. 

Gian Mario Spacca - da Facebook 

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