Il Consiglio di Amministrazione dell’A.S.S.M., per bocca del Presidente Feliziani, ha esplicitato la sua impotenza motivandola con l’imminente scadenza del mandato; l'unica speranza a cui sembrerebbe aggrapparsi Feliziani, per evitare l'inevitabile, è che il decreto legge venga convertito con emendamenti e modifiche sostanziali tali da non pregiudicare il futuro dell’ASSM.
Ma se il C.d.A dell’Azienda è preoccupato e contrario a questa ipotesi di privatizzazione perché non ha fatto ulteriori proposte dopo la bocciatura in Consiglio Comunale dell’unificazione dell’Azienda di Tolentino con quella di San Severino? forse qualcuno l'ha impedito? E se il mandato di dare una prospettiva ed un futuro alla gestione pubblica dell’ASSM era venuto meno perché il Consiglio di Amministrazione è rimasto al suo posto fino ad ora? Oppure era questo lo scopo perseguito da tutti i soggetti protagonisti,dal PD al PDL compreso lo stesso CdA?
Il Consigliere Massi, che rappresenta la minoranza in Consiglio Comunale e quindi della proprietà, non ha avuto tentennamenti nel dichiarare le responsabilità del Governo Prodi sulla politica di privatizzazioni delle Aziende pubbliche e, come si deduce dalla dichiarazione alla stampa, sembra essere ancor più soddisfatto che il decreto Tremonti, in tempi rapidi, porti a compimento questo obiettivo. Ciò non stupisce posto che il partito in cui milita Massi, senza tanti scrupoli, sta portando avanti la privatizzazione dell’Acqua, che nel nostro caso è gestita dell’ASSM, privatizzazione contro cui il nostro movimento, insieme ad altre forze, ha raccolto le firme per un Referendum che consenta di mantenere la gestione pubblica.
La maggioranza in Consiglio Comunale, nonché maggioranza della proprietà dell’ASSM , non deve spiegare niente ai Cittadini di Tolentino, agli utenti, ai dipendenti, sulle scelte fatte?
Oppure anche voi non avete fatto alcuna scelta visto che per voi l'ha fatto il Governo Berlusconi?
Sinistra Ecologia Libertà Tolentino - 05/07/2010
Articoli Usciti Sul Corriere Adriatico il 4 Luglio 2010
1) Una percorso che inizia nel 1906
Tolentino L’Assm nasce, come Azienda speciale servizi municipalizzati del Comune di Tolentino, nel lontano anno 1906, appena dopo la promulgazione del Regio testo unico del 1904 che consentiva ai Comuni di creare proprie imprese cui affidare servizi di tipo industriale: nel suo caso, la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica, con il primo obiettivo di illuminare la città di Tolentino. Precedentemente il Comune, con ammirevole spirito pionieristico, aveva raggiunto un accordo con un concittadino privato proprietario di una centralina idroelettrica in modo da illuminare la piazza della città sostituendo i lampioni a gas con lampioni elettrici. Il primo in tutte le Marche fu acceso proprio in piazza della Libertà nel 1892.
2) Assm, nessuno si muove
Il presidente Feliziani prorogato di altri venti giorni. Massi attacca
Tolentino L’allarme lanciato da Sinistra ecologia libertà sul futuro della municipalizzata Azienda specializzata settore multiservizi ha suscitato preoccupazione fra i cittadini. La manovra correttiva del Governo varata con decreto legge e in vigore dal 31 maggio scorso prevede, infatti, uno specifico divieto per i Comuni sotto i 30.000 abitanti di costituire società ed impone la liquidazione di quelle già esistenti o la cessione delle quote di partecipazione entro il 31 dicembre 2010. Il presidente dell’Assm, Sandro Feliziani, preferisce non rilasciare dichiarazioni essendo la sua carica in scadenza. Anzi, a dire il vero il mandato è scaduto pochi giorni fa, ma il sindaco lo ha prorogato di ulteriori venti giorni prima di procedere alla nomina del nuovo presidente e del nuovo consiglio di amministrazione. “Il decreto legge esiste e non lascia spazio a interpretazioni” ha detto Feliziani “anche se dovrà essere convertito in legge entro la fine di luglio. Ne abbiamo anche parlato nel consiglio di amministrazione, ma noi ormai siamo in scadenza. Non è da escludere, comunque, che nel percorso di conversione in legge possano intervenire emendamenti o modifiche sostanziali tali da non pregiudicare il futuro dell’Assm”. Nessun cenno di Feliziani sulla fusione con la municipalizzata di San Severino Marche, di cui era stato uno dei principali sostenitori, che oramai sembra definitivamente compromessa e che, alla luce dei recenti sviluppi legislativi, poteva essere un’ancora di salvezza. Non è dello stesso avviso il consigliere regionale e comunale del Pdl Francesco Massi. “La strategia di privatizzazione e liberalizzazione delle aziende pubbliche dei servizi locali è stata introdotta in questo Paese” ha affermato Massi “dal ministro di centrosinistra Linda Lanzillotta con la benedizione di Veltroni e Prodi. Si doveva prevedere da circa dieci anni che si sarebbe andati verso il tramonto delle aziende società per azioni interamente a capitale pubblico. A Tolentino solamente per motivi di pregiudiziale ideologica non si è voluto mai affrontare questo problema. La fusione Tolentino – San Severino” ha aggiunto Massi “non l’ho mai considerata la soluzione risolutiva proprio perché sarebbe una fusione fra piccole aziende, considerato il panorama del mercato nazionale e i nuovi scenari della concorrenza e della competizione per la gestione dei servizi. Le soluzioni migliori erano l’ingresso di un grande partner privato o l’alleanza con una grande società pubblica. Ora che tutto lo scenario cambia, Tolentino sarà costretta ad inseguire quando poteva essereleader. Rispetto a tutto ciò” ha concluso Massi “i giochetti del centrosinistra per ricollocare i propri personaggi fanno tenerezza”.
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